22/03/2017
Atto secondo della semifinale provinciale tra Le Ali Volley Project e Miozzo Valsugana. Dopo il 2-3 della Don Minzoni, al Palaspiller serve una vittoria ad entrambe per passare il turno, con una differenza: in caso di 3-2 ospite, la gara si prolunga al golden set, mentre la vittoria del Volley Project al tie-break qualifica la formazione di casa. In sintesi, il Volley Project ha ha necessità di una vittoria (con qualsiasi risultato, o vincendo il golden set), il Valsugana deve trovare i tre punti (3-0 o 3-1) oppure passare attraverso il golden set dopo aver vinto il tie-break (3-2).
Il Valsugana inizia con Elena Borgo alzatrice, Anna Romito opposto, Elisa Vanzato e Laura Meori bande, Cecilia Turetta e Gaia Fassina centrali, Lisa Pierangelo libero. Le Ali in campo con Lorenzi in palleggio, Cammillucci L., Martinelli (capitano, assente all'andata), Belesso, Rizzo (anche lei non presente alla Don Minzoni), Cammillucci R. con Montaguti libero.
L'avvio è gradevole grazie a qualche bella azione, non spettacolare al massimo a causa di vari errori da parte di entrambe le formazioni. Il Valsugana si trova spesso con un paio di punti di vantaggio, ma sbaglia tre battute sui primi nove punti avversari e così sostanzialmente le squadre viaggiano a braccetto fino a metà set (10-10).
Le locali trovano un paio di contrattacchi (13-10), il Valsugana prontamente si riavvicina (13-12), ma commette un'ingenuità a rete (su un punto praticamente ottenuto) che costa caro perchè dalla possibilie parità si passa alla fuga del Volley Project sul turno al servizio di Cammillucci L. (20-12): il Miozzo pecca in ricezione subendo tre ace, ma fatica anche in attacco venendo fermato un paio di volte a muro. Entra Aurora Veronese per Laura Meroi, dopo il cambio-palla anche le padroni di casa fanno una sostituzione: Grandis per Bellesso (20-13). Inizia un altro break per il Volley Project, con Rizzo che picchia più volte e Cammillucci che porta al setball con un ace, mentre nuovamente Rizzo sale in cattedra e chiude con un potente diagonale stretto (20-13).
Il secondo set vede in campo i sestetti iniziali, ad eccezione della confermata Grandis per Bellesso. Entrambe le squadre soffrono in ricezione, ma il Valsugana fatica molto anche in attacco e in qualche occasione non è impeccabile in difesa, forse neppure troppo convinto (7-4). Le locali giocano con ordine, senza strafare, ma con molta precisione in difesa ed efficacia sotto rete, a differenza del Miozzo che accumula più errori, soprattutto in attacco (11-6). Un ace di Martinelli firma il massimo vantaggio (16-8), conservato a lungo: le ragazze ospiti ogni tanto trovano il giusto contrattacco e mettono in campo lampi di buon gioco, però si perdono anche in errori non consueti per loro (20-12). Entra Aurora Veronese per Elisa Vanzato. Il Valsgana si accende, ma lo fa tardi, un diagonale di Cammillucci L. termina il set (25-19).
Nel terzo set il Valsugana entra con Aurora Veronese per Elisa Vanzato. Il pallino del gioco, a differenza che nei parziali precedenti, è in mano al Valsugana nelle fasi iniziali, come certificato da un bel primo tempo di Cecilia Turetta (4-7). La squadra di casa soffre in ricezione, però in questa serata è più ordinata ed efficace in attacco delle rivali, mettendole a sua volta difficoltà al servizio (9-7). Il Valsugana invece continua a faticare nel trovare costanza in attacco un po' in tutte le zone della rete, ma è aiutato dal proprio muro e cresce molto in difesa. I molti sacrifici e la mole di gioco del Miozzo non sono premiati (12-8), gli spettatori sono contenti per molti recuperi spettacolari da parte di entrambi i sestetti.
Quando le ospiti riescono a concretizzare con Laura Meroi, unendo il tutto alla battuta ficcante, salta subito all'occhio la differenza. Sono le locali ad andare in confusione, Cecila Turetta trova un ace, il duo Anna Romito e Gaia Fassina mura e un pallonetto dell'opposto mettono molta pressione (16-15). Miozzo molto grintoso, coach Carminati (Le Ali) vuole parlarci su, al rientro dal time-out un mezzo ace di Elena Borgo permette una bella parallela di Anna Romito, dopo un intervento perfetto del libero Lisa Pierangelo (16-16).
Una lunga azione porta al cambio-palla, Le Ali riparte a macinare gioco non facendo più cadere nulla in difesa, macinando molto in attacco ed irretendo quello ospite a muro (21-16). Aurora Veronese permette al Valsugana di riconquistare il servizio, ma è chiaro come la partita stia scorrendo verso i titoli di coda: una bella fast di Martinelli e l'ace non imprendibile di Grandis mettono la parola fine (25-18).
A parte l'inizio della partita e la fase centrale del terzo set, la gara è stata a senso unico. Per il Valsugana quantomeno si affievolisce il rammarico di non aver vinto la partita di andata (sprecato un possibile 3-1), poichè non sarebbe comunque stato sufficiente visto lo 0-3, se non per la soddisfazione di aver battuto le avversarie in un match.
Da valutare se una vittoria del Miozzo alla Don Minzoni avrebbe potuto portare ad un approccio differente, o se la squadra è semplicemente incappata in una serata non troppo positiva. Difficile dirlo: il Volley Project ha avuto dalla sua due elementi di maggior spessore rispetto alla partita di andata, però la sensazione è che nel Valsugana una prestazione tra le migliori annuali avrebbe potuto regalare una gara diversa, se non perfino la gioia finale.
Le locali sono apparse sicuramente più in palla e continue rispetto al primo atto, ma senza apparire inarrivabili, come in parte dimostra anche il punteggio dei parziali. La vittoria targata Le Ali è certamente netta (il Valsugana non ha toccato quota venti in nessun set), ma allo stesso tempo non schiacciante nonostante la presenza di Martinelli e Rizzo, a parte nella seconda metà del primo set. Questo fa riflettere, pensando ad un Valsugana che al top è stato alla pari per metà primo set e anche di più nel terzo (dopo la supremazia nel gioco dell'andata), mentre pur non al top (complessivamente meglio la prima partita alla Don Minzoni) ha comunque raggiunto i 18/19 punti in ben due set, grazie anche a qualche amnesia locale.
Martinelli e Rizzo non si può negare che abbiano fatto valere il peso tecnico e fisico, mettendo sotto pressione il Miozzo e spostando forse in modo determinante l'ago della bilancia, ma con una battuta migliore e più continua, più convinzione in alcuni momenti, tutto unito ad una difesa più coriacea e talvolta paziente, magari il gap sarebbe risultato più ridotto e nel combattimento il carattere Valsugana avrebbe potuto avere la meglio su Le Ali. Tutti fattori che il Valsugana normalmente ha dimostrato ampiamente di avere nelle sue corde e nel proprio bagaglio tecnico, ma che si sono visti solo ad intermittenza nel primo e terzo set.
Non ha comunque senso arrovvelarsi troppo sui "se" e sui "ma", piuttosto è più utile fare tesoro dell'esperienza per affrontare nel breve la finale per il terzo posto (sfida che qualifica la vincente alla fase regionale), nel lungo periodo, con un anno in più sulle spalle, un tentativo di scalata a posizioni di maggior rilievo nella prossima stagione.