10/05/2017
Nella bella e introvabile arcostruttura del Vigonza, dopo un passaggio alla vicina pasticceria (ma solo per i genitori), il Valsugana si gioca in un recupero infrasettimanale le chance di qualificazione anticipata per la fase finale del Torneo Primavera. Avversario fuori dai giochi in tal senso e sicuramente abbordabile classifica alla mano, comunque ostico, con un paio di individualità spiccate e voglioso di fare bella figura nell'ultima apparizione casalinga della stagione.
Il Valsugana inizia con Gaia Aghito, Martina Stona, Sofia Roffi, Giulia Bresciani, Sara Stella ed Emma Temporin. Non è una buona partenza, le ospiti sono tese e soffrono in ricezione, sbagliando anche in attacco (1-4). Il Vigonza ha un paio di rotazioni in cui, pur difendendo, fatica a trovare punti e in pratica deve attendere l'errore avversario, così la sua inconcludenza porta il Valsugana a riavvicinarsi alle avversarie, limitando possibili regali e pescando l'ace di Giulia Bresciani (6-7).
Non sembra comunque giornata per le nostre ragazze che collezionano parecchi errori (8-11), anche se il Valsugana si accende e riesce a raggiungere le avversarie e perfino a superarle con un contrasto vinto da Emma Temporin e un bell'attacco di Sofia Roffi (15-14). La magia dura poco, il Vigonza è più in partita e si fa preferire anche per essere più grintoso: difesa e combattività, punti di forza solitamente del Valsugana, in questo set sono invece la debolezza con moltissimi palloni lasciati cadere senza il giusto fuoco e una costante imprecisione negli appoggi (15-18). Un cambio per parte, entra Martina Muriago.
Nel Vigonza, impostato praticamente con i ruoli in fase di difesa (non in ricezione), quindi con il classico (doppio) alzatore in posto 2, centrale a metà e banda a sinistra, sale in cattedra la numero 31 di casa, una garanzia per completezza tecnica e killer-instinct (17-22). Silvia Poletto è chiamata a dare solidità in seconda linea un paio di punti e Sara Stella mette a terra l'ultimo pallone Valsugana. Il set è segnato (19-25).
Nel secondo parziale cambiano due interpreti nel sestetto ospite, con la conferma di Silvia Poletto e l'ingresso di Ginevra Gertosio. La partita sale mostruosamente di livello, con il Valsugana che gioca di orgoglio e diventa determinato in difesa, le padroni di casa assolutamente non intenzionate a mollare che credono nel colpaccio dopo la vittoria del primo set.
Parlando dell'attacco, si potrebbe riassumere tutto in due parole: "grandi colpi". Se ne contano a bizzeffe in attacco da entrambi i lati in questo parziale. La prima firma è di Martina Stona, agonisticamente incavolata al punto giusto e che trova il giusto movimento del polso per far male: grandioso set il suo, semplicemente implaccabile e top scorer Valsugana in questa gara, con un secondo set pressochè perfetto in prima linea con un solo errore e un'infinita di punti, non attacchi qualsiasi, ma vere e proprie fucilate in parallela e diagonale. La imita la funambolica Ginevra Gertosio (qualità importante), a cui arrivano meno palloni giocabili, ma brava a concretizzarli in schiacciata e anche in battuta. Non stanno a guardare le avversarie, anche loro con un paio di bocche da fuoco e grintose come non mai in difesa (11-11).
E' quasi un punto a punto, in realtà è forse più un elastico che si tira da un lato e dall'altro per poi tornare in posizione originale, con le squadre preferiscono la fase di battuta/difesa a quella di ricezione/attacco, complessivamente annullandosi. Doppia Martina Stona, con un gran recupero in tuffo di Silvia Poletto che poi fa ace: questo è il treno giusto, il mini-break di fatto decisivo (14-11).
Il Vigonza riesce al massimo ad avvicinarsi, per lo più grazie alla verve del proprio capitano (fenomenale), ma Sofia Roffi in attacco (buona prova anche per lei in questo fondamentale) e Giulia Bresciani a rete (impeccabile nelle palle vaganti sopra il nastro) sono di diverso avviso e impediscono alle avversarie di completare l'opera. Quando il Vigonza tenta una seconda sortita, ci pensa il duo Silvia Poletto e Gaia Aghito a confezionare i punti in attacco necessari (18-22). Il Valsugana è in controllo, il Vigonza ha la rotazione complicata ed il set è conquistato in scioltezza nel finale (25-20).
Un punto che significa anche qualificazione, da questo momento il Valsugana gioca per ricercare il primo o il secondo posto, sicuramente preziosi per morale, tanto quanto per avere un percorso facilitato nelle sfide ad eliminazione dirette della fase successiva nel Torneo Primavera.
Nel terzo set, "squadra che vince non si cambia" (cit.). Nel Vigonza cambia invece quasi tutto, con lo scopo probabilmente di far assaporare ampiamente il campo a tutte nell'ultima partita interna stagionale delle avversarie.
Non c'è molto da descrivere, il divario a questo punto è palese. Bomberina Silvia trova il primo punto in parallela ed è importante nel dare ordine, il genietto Ginny Gertosio fa ace per il secondo punto e picchia come se non ci fosse un domani, Giulia Bresciani è l'incubo avversario sotto rete e mette a terra il terzo pallone... non c'è più una reale resistenza avversaria di fronte e tutto scorre molto facile.
Annosa questione se dare spazio a tutti o evitare di cambiare gli equilibri vista la vittoria ad un passo, in questo caso il Valsugana opta per non fare alcuna sostituzione: "Ho una squadra in cui tutte sono titolari" è una bellissima affermazione di coach Tomas Tonazzo che fa presumere come tutte siano tenute in giusta considerazione e prima o dopo sono già state o saranno protagoniste.
Ultimi quattro punti: Sofia Roffi in pallonetto dopo un attento recupero dietro al muro, Gaia Aghito è preziosa in ricezione e appena arriva in prima linea buca il pavimento in schiacciata, due attacchi del Vgigonza con il proprio capitano, poi Martina Stona che è garanzia di punti, infine un errore avversario finisce il match (12-25).