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18/10/2017
COPPA PADOVA - QUINTA GIORNATACADONEGHE VOLLEY PALLAVOLO VALSUGANA |
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Anche il Valsugana può vivere un mercoledì di Coppa… non europea (al momento), ma quella patavina, comunque utile per rodare i meccanismi in vista del campionato di Prima divisione. Coach Crozzolin si affida alle mani di Elena Borgo in regia, martello Camilla Caponi, al centro Cecilia Turetta e Silvia Romito, Elisa Vanzato a far coppia con Aurora Veronese in posto quattro, libero Asia Agostini. Cadoneghe, squadra di Seconda divisione con l’obiettivo non nascosto di centrare la promozione a fine anno, in campo con capitan Zanni, Targa, Merlo, Dal Corso, Ruffa, Giannuzzi e libero Alfonsi.
Subito una serie di ace di Targa, serve un cambio-palla di Aurora Veronese a dare la svolta, complice qualche errore delle locali e il braccio pesante di una Camilla Caponi inizialmente grande spolvero da posto due e il muro ordinato di Cecilia Turetta. Tuttavia la corsa del Valsugana è frenata dai troppi errori in battuta e qualche difficoltà ricezione (07-12), Cecilia in battuta e un'ottima fase di difesa-ricostruzione riportano sotto le ragazze ospiti (11-12, time-out chiesto dal Cadoneghe). Al rientro, una grande diagonale sui quattro metri di Elisa Vanzato strappa applausi al pubblico: le bande girano, anche Arurora Veronese è in palla, ma si registra forme un eccessivo balbettio sui pallonetti e a tratti le atlete sono un po' ferme in ricezione. Questo concede un break al Cadoneghe ed induce coach Crozzolin al time-out (14-17). Grazie a una accresciuta gestione complessiva delle azioni più lunghe nel Valsugana si torna alla parità (20-20), le ospiti giocano meglio rispetto all'avvio, ma non fanno il passo in più quando necessario per staccare il biglietto del primo parziale.
Primo set-ball per le padroni di casa, distratte dallo stop chiesto da Alessandra Crozzolin: Elisa Vanzato con freddezza al ritorno in campo, i pallonetti però sono ancora la croce difensiva principale del Valsugana, compensate da un paio di falli sotto rete delle padroni di casa. Gran parallela di Ruffa, poco potente forse, ma molto precisa all’angolino, poi Dal Corso in diagonale da posto due consegna il set al Cadoneghe (25-27).
Il secondo parziale vede due novità nel Valsugana: Anna Romito opposto e Lisa Pierangelo libero; il sestetto di casa vede Furlan per Ruffa. Valsugana subito molto reattivo (7-3), mentre il Cadoneghe compie qualche leggerezza di troppo. Girano battuta e attacco in questo frangente nel Miozzo ed entra Carola Pagnin per Elena Borgo (8-3).
Gran turno al servizio di Furlan (tre ace che accorciano 8-7), ma è un fuoco di paglia e presto il Cadoneghe deve spendere la seconda pausa (16-08), momento in cui entra Camilla Caponi per Elisa Vanzato. Il Valsugana si rilassa e fatica un po' commettendo qualche errore, Crozzolin preferisce fermare tutto richiamando alla calma e dà consigli nel pit-stop (17-14). Nelle padroni di casa entra Paccagnella ed esce Dal Corso (20-15). Il set comunque è segnato e termina con l'ace di Aurora Veronese (25-19).
Coach Busata conferma Furlan, reinserisce Ruffa e tiene fuori Targa. Nel Valsugana ritorna Elena Borgo in palleggio con Camilla Caponi opposto, liberi Lisa Pierangelo ed Asia Agostini che si interscambiano tra loro durante il set. Punto a punto, gioco del Cadoneghe poco vario in attacco a differenza di quello più vivace del Miozzo. Grandi recuperi volanti di Elena Borgo (un po' in tutta la gara) che proprio odia vedere un pallone cadere nel suo campo senza aver tentato di tenerlo vivo, però complessivamente il Cadoneghe sbaglia meno ed è più concreto, mentre sembra calare un po’ concentrazione e grinta nel Valsugana (11-15).
La partita sale di tono nella fase centrale del set, con azioni molto combattute e qualche attacco di pregevole fattura, ma complessivamente il Cadoneghe mette in campo qualcosa in più. Sostituzione con Morbin che rileva Zanni in regia (14-19). Cambia l’inerzia con tre errori consecutivi in attacco delle locali che danno morale al Valsugana, a sua volta di nuovo in palla (18-20, time-out Busata).
Due lunghe azioni sono finalizzate con furore dal Miozzo che trova la parità e mette la freccia, il Cadoneghe tenta di fermare l’emorragia con l’ingesso di Targa per Ruffa, mentre i due liberi Lisa Pierangelo ed Asia Agostini compiono due recuperi super. Davvero un bel Valsugana in questo finale, Cadoneghe quasi annichilito: paga molto anche la tattica di battere in posto cinque, visto che il sestetto locale si affida quasi esclusivamente alle bande in attacco, messe quindi in difficoltà e talvolta costrette al ritardo sull’attacco (23-20).
Piccolo malessere di Cecilia Turetta checostringe ad un cambio inedito al centro con l’ingresso di Anna Romito (24-22). Errore in battuta, time-out Crozzolin per organizzarsi, ma l'ennesimo pallonetto pallonetto e un attacco potente di Merlo dal centro ribaltano la situazione (24-25). La stessa Merlo è attenta a rete e mette a terra una palla vagante chiudendo il set (24-26).
Valsugana sicuramente sfortunato nell’episodio finale al centro, ma occorre sottolineare come abbia comunque avuto occasione non sfruttata per vincere il parziale sia sulla propria battuta, sia potendo gestire il primo attacco in ricezione.
Il Cadoneghe torna alla formazione vista nel secondo set, cioè le titolari con Furlan al posto di Ruffa. Nel Valsugana torna Cecilia Turetta che stringe i denti, la diagonale è composta da Elena Borgo e Camilla Caponi, con Anna Romito prezioso jolly in panchina praticamente per ogni ruolo tranne palleggio e ovviamente libero. In avvio il Valsugana sembra mollare (1-6), a metà set la situazione sembra addirittura compromessa (7-13). Il Valsugana non si disunisce e un passo alla volta si ritrova, emblematico e significativo un "Alza a me!" in situazione di difficoltà che dimostra comunque voglia di lottare. Il Miozzo si rialza con classe, facendo vedere giocate da standing ovation: parallela di Camilla Caponi, fast sui quattro metri di Silvia Romito che subito bissa l’esultanza a muro, ace di Cecilia Turetta. Entra Anna Romito come opposto per Camilla Caponi (12-15).
Piccolo break del Cadoneghe (12-17 con time-out chiesto da Alessandra Crozzolin), ma il Valsugana c’è e risponde subito presente con tutte le ragazze protagoniste e la pipe di Elisa Vanzato che termina una lunghissima azione, avventandosi con coraggio su una palla alta a centro campo che mette paura alle padroni di casa (17-18).
In questo set in particolare si nota come sia notevolemtne cresciuta l'intesa tra alzatore e centrali rispetto alla scorsa stagione, con vari tipi di giocate utili a far punto o smarcare le compagne. La lunga rincorsa viene premiata con l’ace di Anna Romito (19-19), ancora Elisa Vanzato in pipe porta al sorpasso. Esce una dolorante Targa ed entra Rizzolo (20-20), giusto in tempo per apprezzare la sagacia tecnica e tattica di Elena Borgo che beffa di seconda intenzione le avversarie. Tanti errori in battuta facilitano il cambio-palla al Valsugana che ringrazia e in modo cinico fa suo il set e prolunga la gara al tie-break con il muro di Silvia Romito ed Elisa Vanzato (25-22).
Set decisivo: il Valsugana lo gioca come ha terminato il parziale precedente, nel Cadoneghe rimane la formazione vista di più in questa partita: Zanni, Targa, Merlo, Dal Corso, Furlan, Giannuzzi e libero Alfonsi.
Muro imperioso di Cecilia Turetta per il cambio campo (8-6), imitata poco dopo dalla collega Silvia Romito: a tratti superlativa la prova dei centrali, pur con qualche schema e posizionamento in fase di correlazione muro-difesa da rivedere.
Il Valsugana è più ordinato in difesa ed efficace in battuta ed attacco (11-07). Tre errori consecutivi costano e mettono appresione (11-10), ma toglie le castagne dal fuoco una gran palla sulla riga di Elisa Vanzato che risolve un'azione lunga e importante per le sorti finali del match (12-10).
L’urlo di Anna Romito, strepitoso il suo quinto set, induce al time-out la squadra avversaria (13-11) ed in panchina Miozzo riecheggia il “Voglio vincere” del capitano. Ed è così: serve il cambio-palla di Anna Romito, il quale dà il via a una grandissima esultanza, con tanto di ragazze felicemente saltellanti (15-12).
I set dispari e terminati ai vantaggi sono costati al Valsugana, il quale ha mostrato incostanza (sulla quale ci sono margini di miglioramento), ma anche forte capacità di rialzarsi (fattore che non si acquista). Da rivedere alcune situazioni tattiche e tecniche, ma sicuramente si intravedono già passi concreti positivi e si può essere ottimisti.
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