08/03/2018
La Festa della Donna ha il suo coronamento nella sfida pallavolistica tra due squadre femminili, Spazio Estetica e Vigonza, pronte a dimostrare in campo le qualità che sanno contraddistinguere il proprio sesso: la forza di volontà e la grinta, la capacità di soffrire e far fronte alle difficoltà, l'abilità nel far girare le cose e condurre il gioco, la grandezza nel comprendere e tendere la mano o perfino perdonare nel tempo chi si impegna e prova a far fronte ai propri limiti. Usando testa e cuore: aggettivi che sono diventati un po' il motto di questa seconda parte di stagione della prima squadra e Under 18 del Valsugana. Aggettivi scritti, come tanti altri che potrebbero essere elencati, validi nella pallavolo che nel suo piccolo è non solo una passione, ma anche un mondo in miniatura, così come succede nella vita di tutti i giorni, in cui può capitare di sbagliare strada o spaventarsi o vivere male certe situazioni, l'importante è farlo in buona fede ed affrontare tutto con coraggio, ma occorrerebbe sempre e comunque ringraziare, scusarsi e ricordarsi di celebrare il motore instancabile e fondamentale delle nostre giornate. Tornando al volley, si può dire che l'Under 18 ha onorato tutto questo nel corso degli anni e di questi mesi e anche in una partita dall'epilogo triste, esce a testa alta per quanto ha saputo fare, inciampando qualche volta, ma non smettendo mai di emozionarsi ed emozionare.
Spazio Estetica in campo con Elena Borgo in palleggio, Anna Romito opposto, Cecilia Turetta e Silvia Romito al centro, Elisa Vanzato ed Aurora Veronese in banda, Lisa Pierangelo libero. Il Vigonza risponde con Michieli in regia, Tacchetto opposto, Zangoni e De Nicolao in banda, Magnasco e Fornea al centro, libero Befi; età media molto giovane con in campo due nate 2003 dal sicuro avvenire (De Nicolao e Magnasco).
Il Valsugana conduce il gioco, senza mai staccarsi a causa di qualche errore. Dentro Camilla Caponi (9-8), le locali trovano un paio di contrattacchi per un piccolo break (13-10). Il Vigonza cresce in difesa ed è sostenuto da una buona battuta e dall'attacco vario e potente che rende difficile il compito alle ricevitrici locali e più in generale alla costruzione delle azioni (14-14). In campo Carola Pagnin, lo Spazio Estetica però cala di efficacia anche in attacco e la precisione permette al Vigonza molto gioco proficuo col centrale Fornea (15-20). Rientra Elena che serve subito un primo tempo coraggioso per la dinamica dell'azione, con Silvia che raccoglie l'invito senza paura ed ottiene l'agognato cambio-palla. Muro di Aurora, ma De Nicolao punge dai nove metri (19-24): la bomba di Camilla rimanda il punto finale di De Nicolao (19-25).
Torna la formazione titolare nel Valsugana, nel Vigonza tutte confermate. Padrone di casa con piglio diverso fin dal primissimo punto: grande attenzione di Lisa sul tentativo beffardo di seconda dell'alzatrice avversaria, primo tempo servito da Elena per un fendente potente ed angolato di Silvia. Anna di forza e Cecilia con attenzione (4-1), ma si paga la difficoltà in ricezione (4-4). Funziona il muro con Cecilia, Elisa, Silvia ed Aurora al servizio manda in crisi la seconda linea ospite (10-05). Il Valsugana soffre, le ospiti non mollano come giusto che sia, ma anche le padroni di casa sono determinate e sanno compattarsi, sfruttando le difese di Lisa, il muro e le fast di Cecilia per mantenere a distanza le avversarie (18-12).
Secita per De Nicolao nelle fila ospiti, Camilla per Elisa tra le locali. Ace di Anna che battezza ben due volte le avversarie (21-12), spazio anche a una ordinata Asia Agostini. La croce dello Spazio Estetica è la ricezione, cade anche qualche pallonetto di troppo e così sul turno al servizio di Magnasco il Vigonza sfiora la rimonta in un passaggio a vuoto locale (21-18). Anna riprende la battuta, azioni lunghissime a favore del Valsugana con carisma e pazienza, ma anche tre errori in battuta che vanificano quando costruito con fatica ed il Vigonza fa sentire il fiato sul collo con Zangoni (23-23). Rientra Elisa, sbaglio dai nove metri avversario annullato da una decisione arbitrale molto contestata (a ragione, anche per la forte incertezza del referee). Il destino cambia così: strepitosa parallela di Elisa, però Magnasco dal centro pareggia e Michieli fa ace (25-26). Tacchetto completa infine l'opera al termine di un'azione prolungata (25-27).
Il Vigonza conferma Secita, il Valsugana parte con centrali e bande invertite, stesse interpreti di inizio gara, ma umore amaro per un sogno che diventa incubo che si materializza. Confusione tra le locali, Anna rimedia in battuta (4-4). Il Valsugana ha il grande pregio di non mollare e di provare ad adattarsi alla situazione, pur in difficoltà e con teste un po' basse (erano necessari tre punti), aggrappandosi a vari colpi e provando a difendere l'impossibile (8-8). Tre errori in attacco favoriscono il Vigonza (08-12), Zangoni in battuta allunga (10-14).
Lo Spazio Estetica lotta: Elisa, Anna e Cecilia non risparmiano colpi, così come Asia, Aurora ed Elena i tuffi in seconda linea (uno costa quasi il braccio all'alzatrice). Non è sufficiente contro un Vigonza galvanizzato e convinto, il quale batte molto ficcante anche con Tacchetto, oltre ad essere aiutato da qualche inevitabile punto perso per la disposizione sul campo locale (12-19). Fast strepitosa di Cecilia, muro imponente di Silvia e urla per uno Spazio Estetica che batte un colpo e ci crede ancora (15-19). La differenza sta nel servizio ospite contro la ricezione locale: anche Secita trova due ace e free-ball (15-23). Al Vigonza non resta che controllare per vincere una gara ormai in ghiaccio (16-25).
La partita non è da incorniciare e porta lacrime, ma una sconfitta per quanto dura non cancella quello che si è dentro, non è una fine, ma un nuovo punto di partenza, per valorizzare quanto di buono si è già costruito e intraprendere una nuova strada facendo tesoro di errori ed esperienze.