17/11/2019
L'Under 14 di coach Beatrice Marcato si regala la grossa soddisfazione di battere una rivale accreditata al passaggio in Eccellenza, forse data anche per favorita sulla carta, infliggendole la prima sconfitta, restando capolista senza gare perse finora, mostrando forza caratteriale e grande organizzazione.
Lo starting-six delle padroni di casa vede in campo Rebecca Biasio, Beatrice Facchin, Sara De Cia, Isabella Pecchi, Irene Zella, Giorgia Marcon. Coach Trevisan risponde con Bordin, Franzan, Festari, Culotta, Boscolo, Milanesi.
Pronti, via e subito break ospite (0-5) e contro-break locale con Giorgia che picchia (4-5), l'Arcella tiene però in mano le redini dell'incontro con un attacco che gira a gonfie vele, in particolare Festari, mentre il Valsugana approccia bene il match, ma appare forse un po' timido (09-14). L'Arcella tiene vivi molti palloni, gioca molto ordinata e doppia le padroni di casa che sembrano spegnersi un po' in tutte le fasi di gioco (10-20). Nel Valsugana fa il proprio ingresso Beatrice Rossi.
Cala l'Arcella che con qualche disattenzione dà morale alle locali: la parte finale di set vede numerosi errori da entrambe le parti, con le ospiti che hanno il vizietto di toccare spesso la rete a muro (fattore che non incide granchè nel primo set, ma si farà sentire in alcune occasioni importanti nei parziali successivi). La piccola accelerata non permette al Valsugana di raggiungere le avversarie, dando piuttosto qualche convinzione in più per continuare il match con maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Chiude un fendente di Milanesi, altra spina nel fianco per la difesa nerobianca locale nel primo parziale (18-25).
Si riparte con la conferma di Beatrice Rossi. Tanta Arcella nella prima decina di scambi (3-7), anche se il Valsugana non resta a guardare e rende lunghe le azioni. Un buon servizio delle padroni di casa mette le avversarie sotto pressione, iniziando ad eroderesicurezze e meccanismi fino a quel momento bene oliati. Prima l'Arcella sbaglia quattro attacchi, poi in battuta bussano gli ace di Isabella (due) e Sara (11-08). Ripreso il servizio, le ospiti riprendono a macinare gioco, pur soffrendo in ricezione: ace di Irene, tuttavia mentre le battuta torna ad essere un punto di forza locale comenelle uscite precedenti, stranamente non è così per la difesa che non gira bene per un set e mezzo. In attacco sono più costanti le ospiti, soprattutto in posto quattro, con un paio di individualità dal braccio pesante e buona manualità (15-19).
Diverse azioni infinite e tirate regalano forti emozioni al pubblico, inevitabilmente qualche errore più del solito, non sempre perdonabili per chi ha mentalità vincente, ma che fanno parte del gioco. La squadra che va più ad intermittenza complessivamente è l'Arcella, con il Valsugana che ne sa approfittare, aspetto che tante volte si dà per scontato, invece per nulla trascurabile (21-21). Più lucido il sestetto di casa, l'Arcella cerca soluzioni cervellotiche senza profitto, anzi aumenta gli sbagli, mentre nel Valsugana di rivede finalmente una difesa molto solida, a tratti spettacolare, oltre ad una crescita generalizzata di collettivo ed intensità (24-22). L'epilogo vede un altro errore dell'Arcella che ne commette davvero una marea dopo il primo terzo di set, rovinando quanto creato e consegnando il pareggio al Valsugana, il quale viene giustamente premiato per determinazione, lucidità, crescita tecnica lungo il parziale e per aver saputo soffrire senza allontanarsi nei momenti più difficili e sparsi in più occasioni (25-22).
Valsugana su di morale, l'Arcella sparisce e accumula di nuovo una quantità pazzesca di errori. Ace di con Beatrice Facchin (5-1), ripaga con le stessa moneta Culotta due volte (7-6). Azione emblematica che rispecchia quanto avviene per gran parte del terzo set: quattro attacchi ospiti, tutti difesi con tecnica e determinazione; al primo tentativo pulito il Valsugana incamera il punto con un gran diagonale di Beatrice Facchin (12-07).
In altri casi ci pensano le ospiti stesse, con le padroni di casa attendiste nell'aspettare l'errore se non si presenta la possibilità di chiudere il punto: attenzione nel non confondersi però, attendismo significa in questo caso dinamicità ed esplosività in seconda linea tanto quanto riuscire a gestire al meglio la situazione senza sbagliare, fattori da potenziale grande squadra. Le avversarie, per quanto sicuramente talentuose, si fanno invece prendere da ansia e tensione, collezionando errori banali come palle destinate out toccate o altre guardate cadere dopo miracoli per incomprensioni. La disamina non fa una piega e questo scava il solco nel terzo set: il Valsugana punisce sistematicamente, soprattutto in battuta, come nel caso di Rebecca (16-10).
Il finale di set è amaro per l'Arcella che appare involuta, a nulla servono i cambi (forse tardivi), con capitan Beda, Gallocchio e Cardillo in campo. Beatrice Rossi si fa sentire più volte in attacco (20-14), a sparigliare notevolmente le carte rispetto al primo set e fare la differenza, oltre all'atteggiamento già descritto, è anche la forza in battuta delle padroni di casa che impediscono ricostruzioni semplici alle rivali. Parziale sigillato da Rebecca che mette a terra con arguzia una palla contesa a rete (25-16).
Un po' di rilassamento e qualche errorino da un lato e la veemente reazione dall'altro contraddistinguono la parte iniziale del quarto set, in cui si fa preferire l'Arcella che quando gioca tranquilla piace parecchio, trascinata da una notevole ed impressionante Franzan al palleggio, capace di gestire qualsiasi alzata, anche complicata, da qualsiasi zona del campo con estrema precisione e utilizzando indifferentemente qualsiasi fondamentale, compresoil bagher rovesciato (07-11). Partitona di Beatrice Facchin in difesa e pure in attacco, le ospiti comunque hanno qualcosa in più in questo frangente e riescono a dimostrarlo in campo (13-17).
Non è finita perchè il Valsugana trova un guizzo sorprendente, grazie alle super difese di Irene ed Isabella, con Beatrice Facchin e Rebecca sugli scudi nel finalizzare e Sara spesso fondamentale nel tenere a galla la gestione di palloni molto complicati. Trepidazione in panchina del DT Tomas Tonazzo, sempre pronto a fornire consigli, e del dirigente Stefano Pecchi, sempre attento agli sviluppi del gioco. Parziale importante che ribalta la situazione (18-17). Ancora monumentali Isabella ed Irene in difesa, come del resto tutte le ragazze: da metà secondo set il Valsugana ha saputo giocare al 100% e valorizzare i propri pregi (in particolare battuta e difesa), enfatizzando i difetti avversari (in particolare ricezione e propensione all'errore se pressate o in azioni lunghe), senza che l'Arcella riuscisse a trovare contromosse adeguate vista la giornata altalenante, con alcune delle migliori interpreti troppo incostanti, nonostante sprazzi di alto livello (24-22).
La pallavolo insegna che non bisogna mai distrarsi e le locali sono vittime di se stesse, pagando due minuti in cui smettono di essere il Valsugana visto fino a quel punto, con l'Arcella che invece viaggia al massimo delle proprie potenzialità: due azioni lunghe consegnano il pareggio, occasione forse un po' persa per le padroni di casa (sicuramente non inficia la grande prova nel suo complesso), con il Valsugana che si fa prendere dalla frenesia e spreca più contrattacchi, giungendo infine ad errori fatali nel poker avversario finale (24-26).
Probabilmente il tie-break è l'epilogo giusto per i valori dimostrati in questo match, sicuramente diversi tra le due formazioni. Coach Beatrice Marcato plasma una squadra forgiata a sua immagine ed identità tecnicamente, caratterialmente e non solo: poche parole, tanti fatti. Sospinte dal sempre caloroso pubblico e dagli incitamente di chi non è stata chiamata in causa ma ha nel cuore il gruppo, le ragazze di casa fanno scivolare la delusione del set precedente e vanno a riprendersi quanto voluto fortemente: sempre avanti di un discreto bottino fatto da tre/quattro lunghezze, con le avversarie che non danno mai una reale sensazione di poter recuperare. Muro di Sara a stoppare l'attimo più complicato e riportare il lucido e caparbio rilassamento che tanto ha giovato (12-09). L'esplosione incontenibile di gioia arriva sul pallonetto di capitan Isabella (15-11).
Coach Beatrice Marcato: "Partita piena di tensione, al cardiopalma! È stata una battaglia! Il primo set siamo entrate con un po’ di paura, poi nel secondo e terzo set abbiamo imposto il nostro gioco con lucidità. Peccato per il quarto set, lo sentivamo ormai nostro, ma nei momenti importanti abbiamo commesso qualche errore di troppo. Quinto parziale strepitoso! Partita bellissima, la nostra difesa ha fatto la differenza. Sono molto contenta e soddisfatta, mi è piaciuto tantissimo l’atteggiamento e la grinta delle mie atlete! Tifo e pubblico strepitosi, partita piena di bellissime emozioni! Il percorso è lungo, continuiamo a lavorare così per raccogliere i frutti!"