13/12/2019
Ultima gara casalinga del 2019 per la prima squadra, chiamata ad uno scontro ostico contro il Cadoneghe. Coach Ponchina si affida a Chiara Boato in palleggio, Giulia Ciatto in diagonale, Aurora Veronese e capitan Giulia Castiello in banda, Federica Cameran ed Asia Destro al centro, libero Elisa Bertolin. Ospiti, con qualche volto conosciuto, messe in campo da coach Fogarollo, coadiuvata da Pesavento, con Zanni in regia, Dal Corso martello, Merlo e Bolognini centrali, capitan Furlan e Magro di mano, libero Pinton. Un po' in ritardo, comunque presente anche una discreta cornice di pubblico, sicuramente partecipativo, bello, vivace, chiassoso (ad ognuno il proprio aggettivo!).
Il Valsugana controlla il gioco nelle prime fasi, forse un po' distratto, comunque concreto ed abile in battuta, anche sfruttando qualche errore al servizio ospite (12-08). La situazione cambia repentina nella rotazione di Giulia Furlan dai nove metri che colleziona ace e free-ball (12-15). Entra Cristiana Brogi, chiamata anche a dare testa e serenità. Padrone di casa più vivaci, ma poco reattive in ricezione e sotto pressione anche particolarmente avezze ad errori (15-18). Strepitosa difesa di Magro, Federica con estrema furbizia vanifica, tuttavia la scossa non arriva: il Cadoneghe è su tutte le traiettorie e tiene vivi molti palloni, in particolare le tante parallele di casa, alla lunga pungendo con molti pallonetti e pallette o semplicemente aspettando qualche regalo avversario (18-22). Asia non si arrende ed a muro rimette in sesto il Valsugana, rinvigorito dalla battuta di Chiara (21-22). Ripresa la palla dal Cadoneghe, torna il canovaccio visto in precedenza, con l'asse Furlan in battuta, Magro in prima linea e Pinton in difesa a confezionare gli ultimi punti: si termina proprio con un ace di Giulia Furlan (21-25).
Nel roster di casa viene confermata Cristiana e l'unica novità è il libero, con l'ingresso di Giorgia Pegoraro. Giulia Castiello bussa due volte sfogando la sua rabbia al servizio (3-1). Cadoneghe sempre sul pezzo, locali talvolta confuzionarie. Rivestono importanza la grinta, qualche cambiamento tattico e la maggior pazienza che si intravedono portando frutto (9-6). Doppia Martina Merlo, ex del match, colonna tecnica e morale del Cadoneghe: tutto da rifare (9-9).
Il passaggio a vuoto questa volta dura poco, purtroppo non i problemi in ricezione e l'incostanza. Dentro Sofia Vergati, seguita qualche scambio dopo da Monica Perin per una dolorante Giulia Ciatto fin da inizio partita. Cristiana diventa capitano in campo e risponde trascinando la squadra con due punti mirati ed un importante turno al servizio, contraddistinto da un ace e un recupero acrobatico, più due muri di Asia e le sberle di una grintosa Giulia Castiello. Claudia Ruffa subentra ad Irene Magro (20-15). Pregiato pallonetto di Monica che risolve qualche criticità, nell'azione seguente sbaglia il Cadoneghe e la gara torna in equilibrio (25-22).
Titolari nel Cadoneghe, Valsugana con le conferme di tutte le subentrate a gara in corso, quindi ridisegnato con le diagonali Sofia e Monica, Cristiana e Giulia Castiello, Federica ed Asia, libero Giorgia. Poco dopo Alessandra Zampieri rileva Federica (2-2). Il Valsugana gioca da squadra, imperioso muro di Monica ed Alessandra, poi quest'ultima si mette in proprio con un ace, mentre si vedono tanti attacchi out del Cadoneghe (7-3). Giulia Castiello para e si tuffa neanche fosse il miglior Buffon, Asia mette le mani ed è una sentenza, Cristiana porta fede al suo nome incoraggiando sempre tutte e mettendo in ginocchio a pregare le ricevitrici avversarie. Ancora Caudia Ruffa per Magro (11-06).
Momento difficile delle padroni di casa, per fortuna e bravura Sofia stoppa l’attaccante rivale, poi cede il posto a Giulia Ciatto per tenere attacco a tre in prima linea, con l’ingresso di Chiara per Monica (12-10). La luce va e viene in entrambi i campi nel terzo set (13-13). Rientrano Sofia ed Irene (14-15). Il Cadoneghe si perde in attacco, non solo di efficacia, bensì divorando la mole di lavoro difensiva con regali alle avversarie concretizzatesi sotto forma di schiacciate out (19-16). Ultima fase di puro spettacolo, con tante difese, azioni lunghe e gioco con il coltello tra i denti delle quattordici protagoniste. Rientra Magro (19-16). Se e quando il Valsugana accelera ha qualcosa in più, altrimenti prevale la fame del Cadoneghe. Ferronato lascia la panchina a Bolognini (21-17).
Complessivamente quello che paga di più sono semplicità, un poco di serenità in più unita a mentalità vincente e un pizzico di creatività rispetto alle soluzioni base, troppo insisite a volta. Oltre alla forza del gruppo, visto che nascerà una vittoria di tutta la squadra, come spesso accade. Ovviamente sbagliare meno è indispensabile, così come tenere il servizio valorizza i punti forti (muro e difesa) e sminuisce quelli in difficoltà (ricezione su tutti, in questa gara anche attacco in certi frangenti). Dai centri Asia ed Alessandra arrivano i punti pesanti, con tanto coraggio di Sofia a servirli spesso e non sempre in situazione comoda. Set-ball griffato Giulia Castiello (25-21).
Nel quarto set si vede quasi subito Albarengo per Dal Corso nel Cadoneghe (3-1). Bene Alessandra e Monica che portano in dote i primi punti, con Giorgia superlativa a raccattare palloni. Sono i problemi in attacco che talvolta affiorano a costare parecchio, complice la disposizione e propensione difensiva avversaria (4-7). Aurora per Cristiana. Sale di nuovo l’intensità del match, bello spot per la pallavolo. Sofia furbescamente di seconda intenzione coglie impreparate le avversarie. Sprechi in battuta per le locali, al resto pensa Pinton che sembra quasi sdoppiarsi a volte, con Zanni strepitosa in regia a correggere tutto co estrema precisione, visione e varietà, mentre una galvanizzata Giulia Furlan mette tre perle e (giustamente quanto curiosamente) esulta come le cinesi alle olimpiadi (08-12).
Gara ricca di corsa per le due palleggiatrici, alla sostanza pensano in questo frangente le bande Magro e Giulia Castiello, con il gap che rimane invariato. Fogarollo pretende sempre molto dalle sue atlete: fase favorevole al Cadoneghe, nel Valsugana manca concretezza e cade più di qualche palletta di troppo, un po' per mancanza di letture e lucidità, un po' perchè alcune atlete appaiono meno reattive del solito. Chiara per Monica, Giulia Ciatto per Sofia: cambio e scambio di diagonale (14-20). Muro pesante di Martina Merlo, le padroni di casa non staccano la spina e con pazienza in difesa ci provano. Giulia Ciatto stringe i denti e fa muro, il grande e persistente problema deriva dalla sterilità in attacco, soprattutto in alcune rotazioni in cui finalizzare è una chimera. La sfortuna vede bene e si fa male pure Chiara. Rientra Sofia quandi ormai si è un punto dal tie-break, puntualmente arrivato (17-25).
Quinti set con Vergati-Ciatto, Castiello-Brogi, Destro-Cameran e Pegoraro da un lato. Dall'altro Zanni-Albarengo, Merlo-Ferronato, Furlan-Magro e Pinton. Molta Asia con attacco e due muri (3-0), tradisce la ricezione sulla ficcante battuta di Furlan (3-4). Attacco out provvidenziale, Giulia Castiello punisce immediatamente al servizio (6-4). Cambio: Beccaro per Pinton. Il Cadoneghe si smarrisce in attacco, ritorna Dal Corso (7-4).
L'ace di Giulia Castiello porta al cambio-campo, doppiando le rivali di giornata (8-4). Muro di Asia che continua a sfogare la sua rabbia agonistica (9-4). Ancora Giulia Castiello che pizzica la riga in battuta (10-04): antidoping prenotato per lei ed Asia che mena come se non ci fosse un domani (11-04). Sofia pizzica di nuovo le avversarie scoperte, Giulia Castiello trova il mani-out della vittoria (15-08).
Gran bella squadra il Cadoneghe: tanta roba la difesa, l'organizzazione, la costruzione del gioco e la determinazione. Pecca sicuramente di costanza, comunque per potenzialità e quanto espresso è una delle formazioni migliori viste in Tensostruttura G. Zorzi finora, insieme al Dinamica. Sottolineatura tanto doverosa per applaudire le ospiti, quanto per evidenziare lo spessore e la prova da grande squadra del Valsugana, anche a livello mentale, capace di portare a casa un successo pur non al massimo della prestazione e con diversi ostacoli, contro una rivale molto coriacea.
Per usare una metafora calcistica, chi lotta per lo scudetto è capace di ottenere il successo uno a zero anche in giornate complicate: le squadre vincenti sono qualle che azzannano l'avversario senza distrarsi se debole, sanno soffrire e piazzare il colpo al momento giusto se il rivale è forte o ci si trova in difficoltà. Il Valsugana ha queste caratteristiche e tutte a giro ne sono protagoniste.