12/02/2020
COPPA PADOVA - SEMIFINALE
La semifinale di Coppa Padova pone di fronte una delle realtà finora più solide tra campionato e coppa, ossia le padroni di casa del Valsugana, contro delle autentiche mine vaganti, cioè le giovani del Cadoneghe, capaci di dare filo da torcere a varie big in girone e di arrivare fino a qusta tappa in coppa.
Coach Ponchina schiera Chiara Boato al palleggio, Giulia Ciatto opposto, Asia Destro e Federica Cameran al centro, Aurora Veronese e Giulia Ciatto in banda, libero Elisa Bertolin. Risponde il Cadoneghe con Maddalena Zanni in regia, Alessia Dal Corso opposto, capitan Giulia Furlan e Claudia Ruffa schiacciatrici, Martina Merlo e Federica Bolognini centrali, liberi Erica Pinton e Giorgia Beccaro.
Ottimo approccio locale (3-0), il Cadoneghe con pazienza cuce (10-09), ma il Valsugana scappa sull'insidioso turno al servizio di Federica, con l'intesa tra Chiara e Giulia Castiello che funziona a meraviglia e porta frutto, così come il gioco veloce voluto ed imposto dalla palleggiatrice (16-09). Tanti alti e bassi di singole e di squadra in entrambi i campi, sembrano poterne approfittare le ospiti, ma il Cadoneghe spreca le opportunità di recupero con vari errori al servizio ed il Valsugana appare in ampio controllo (23-17).
Un punto per parte: sette palle set per le padrone di casa (24-18). Tanta difficoltà per le #Valsugirlz nel fare l'ultimo punto, tant'è che il Cadoneghe perviene al pari quando dai nove metri si presenta Zanni, fenomenale anche nella visione e nella gestione del gioco, da applausi quando spinge o si esibisce lateralmente. Ricche di grinta le ragazze ospiti, un po' spaurite quelle locali che sentono il fiato sul collo e si complicano la vita da sole con errori quando possono pungere. Sicurezza minata contro squadra che non ha nulla da perdere e viaggia sulle ali dell'entusiamo. Il Valugana non riesce ad interrompere il sortilegio nè sudando nelle azioni più prolungate, nè con due time-out e una sostituzione, nè grazie a sbagli avversari che non arrivano. Un incantesimo benefico dal punto di vista del Cadoneghe, con Dal Corso che salta come una cavalletta e dà il primo vantaggio ospite, concretizzatosi su una palla out delle rivali (24-26).
Il set perso non incide sulla fiducia del Valsugana che scende in campo col fuoco negli occhi ed ha come nuove protagoniste Sofia Vergati ed Alessandra Zampieri. Poker delle locali (4-0), a proprio agio con la battuta in mano piuttosto che a ricevere: la battuta è un'arma micidiale, Giulia Ciatto e Federica Cameran sono invalicabili a muro (8-2), il Cadoneghe non riesce a tenere e tra ace e free-ball si assiste ad una fuga mai arrestatasi (16-09).
Nel frattempo gli allenatori spediscono in campo Giorgia Pegoraro, da un lato (10-04), dall'altro Sindi Koni un paio di scambi (10-05/11-06), Alessia Albarengo (19-10), Emma Desiderati (21-13). Il set ha un'unico incontastrato padrone: tanta difesa per le ragazze di casa, con Giorgia ed Elisa al top, mentre il Cadoneghe riceve male ed è poco incisivo (20-10). Due errori in attacco sigillano, al netto di qualche errorino stupido che lascia ancora qualche traccia, un set decisamente meritato per le locali, anche a livello mentale come reazione a quanto accaduto nel primo parziale (25-16).
Nel terzo set il Valsugana dura poco: è una fiera di errori, giocate sottotono, pallette cadute, ace subiti. Merito delle ospiti che sfoderano un gran parziale fatto di sostanza in attacco, solidità in difesa e poche sbavature, più una Claudia Ruffa in stato di grazia (05-11).
Coach Ponchina cambia il volto alla propria squadra, inserendo Chiara Contin, Asia Destro, Chiara Boato e Monica Perin. Si tenta la remuntada, con il Valsugana che gira a mille in tutti i fondamentali, sorretti da molta determinazione, mentre serpeggia un po' di confusione sul campo Cadoneghe, soprattutto sul servizio di Chiara Contin che Contin crea scompiglio (11-13). Il problema è la ricezione e non è da poco perchè in due rotazioni il Cadoneghe chiude i conti, con la collezione di ace di Maddalena Zanni (due) e soprattutto quando si presenta sui nove metri Giulia Furlan, visto che nessuno la ferma e lei firma dai nove metri anche i tre punti consecutivi che mettono il punto esclamativo al set (12-25).
Si riparte, muta di nuovo il canovaccio. Il Valsugana torna in campo con grande lucidità e combattività, tiene nelle azioni più lunghe e spesso le conquista, gestendo anche con maggior esperienza alcune situazioni più critiche (12-08). Le locali sbagliano molte battute, ma sono toste in seconda linea, Asia fa sentire i propri centimentri e Sofia mette nelle migliori condizioni tutte le attaccanti che risultano più brave delle rivali nel mirare le zone di campo scoperte, tra cui Alessanfra molto astuta su un pallone che sembrava morto preda dell'avversaria (18-12).
Il Valsugana punisce con Giulia Castiello in attacco e Federica Cameran a muro, il Cadoneghe però non si arrende mai e si fa sotto (21-19). Sugli spalti sale l'apprensione, memori del primo set. Lo spartiacque è il punto più conteso e bello di tutto il match: il Cadoneghe sarebbe potuto andare a una lunghezza dal Valsugana che invece mette palla a terra con Aurora (24-21). Non serve attendere per la sorte del set: la stessa Aurora prolunga la partita mettendo a segno un importqnte ace (25-21).
La gara si decide all'ultimo respiro: è tie-break, epilogo ipotizzabile visto quanto scritto in premessa e nel primo capoverso del primo set. Un tie-break contraddistinto inizialmente da tanti muri e colpi di scena, salvo poi prendere un indirizzo ben preciso e definitivamente delineato.
Ospiti ovviamente non appagate e agonisticamente sempre rabbiose: muro di Martina Merlo, la solita roccia al centro per il Cadoneghe, dopo un lungo scambio mura anche Furlan, errore delle locali e dopo il time-out altro muro di Merlo, seguito dal fendente di Dal Corso (0-5). Entra Asia.
Non è finita, il Valsugana non ci sta: Giulia Ciatto suona la carica, Asia stoppa l'attacco avversario, palla out delle ospiti, Giulia Castiello si arrampica sul nastro della tribuna per tenere viva una palla concretizzata più avanti dal muro di Giulia Ciatto (4-5).
I cuori battono, la tensione si fa sentire, tutti sanno che si potrebbe decidere per un soffio. E ne esce una lotta in cui il sano e puro fuoco prende le protagoniste. Dal Corso si improvvisa beacher per porre fine all'emorragia di punti e impedire alle rivali l'aggancio. Schiacciata oltre la linea laterale del Valsugana, poi Furlan difende una bordata e la restituisce bucando il pavimento: cambio-campo (4-8).
Battuta out, parallela di Dal Corso a riprendersi il servizio. Entra Alessia Albarengo nelle fila ospiti. Giulia Ciatto non perdona su una palla vagante sotto rete. Aurora legna, Bolognini picchia potente dal centro. La sensazione è che il Valsugana sia poco reattivo e non del tutto gasato, a differenza delle avversarie. Preciso attacco di Alessandra, Ruffa finalizza il cambio-palla (08-13). Ingresso di Monica e Chiara per riportare attacco a tre in prima linea. Azione combattuta, conclusa con una parallela millimetrica da seconda linea di un'ispirata Dal Corso. Giulia Castiello picchia con gran coraggio. Non è da meno Furlan che la imita in parallela e lascia andare l'urlo liberatorio che dà il via alla festa delle sue compagne (09-15).
La strada per la finale è imboccata dal Cadoneghe, squadra particolarmente a suo agio nelle sfide adrenaliniche ad eliminazione diretta, in cui spicca la combattività ed emergono, pur tra l'incostanza, le potenzialità individuali e del gruppo. Il Valsugana giocando a sprazzi rispetto a come ha abituato, dimostrando comunque di essere forte perchè, pur non disputando la sua miglior partita ed avendo qualche problemino di cambi, trascina il match a lungo dando battaglia fino all'ultimo pallone ed uscendo dalla competizione chiudendo l'avventura a testa alta (09-15).
Coach Ponchina (Valsugana): Partita molto sottotono, giocata senza l’agonismo che contraddistingue la squadra. Molti errori in generale e palleggi poco precisi. Non tutte ai soliti livelli."
Maddalena Zanni (alzatrice Cadoneghe): "Abbiamo avuto alti e bassi, la cosa importante è che non abbiamo mai mollato e tenuto testa e concentrazione. Siamo sempre riuscite a cercare di fare del nostor meglio. Nei momenti critici siamo riuscite come squadra a rialzarci, tutti insieme. Ringraziamo Pesavento che oggi ci ha aiutate dalla panchina in sostituzione della nostra allenatrice. Quest'anno finora è stato tosto, per noi ci sono stati alti e bassi, soprattutto per il salto di categoria visto che siamo neo-promosse. Nell'ultimo periodo siamo riuscite ad essere più squadra ed avere più fiducia in noi stesse. Il risultato si è visto nelle ultime gare e stasera. Abbiamo l'obiettivo di salvarci e disputare i playoff, stiamo crescendo e magari potremmo essere la sopresa andando su di categoria".
Giulia Furlan (capitano Cadoneghe): "Sono d'accordo con quello che ha detto Maddalena, aggiungerei che dobbiamo darci i meriti per quello che siamo riuscite a fare. Questo nonostamte un anno con varie problematiche. Ad inizio stagione diversi problemi fisici che ci hanno colpito e condizionato, ora per fortuna risolti. A gennaio si è rotto il riscaldamento della palestra e in un certo senso ci siamo ritrovate scacciate; è un mese ormai che non ci alleniamo nella nostra palestra e ci siamo dovute adattare au una struttura molto piccola, addirittura dopo una settimana e mezzo di fermo che ci ha causato diversi problemi ovviamente, penalizzandoci in campionato. Ci facciamo i complimenti anche per questo, abbiamo reagisto a queste difficoltà, si è visto anche oggi. Nonostante ci siano ancora dei cali di attenzione, abbiamo una grande grinta e vogliamo emergere ed arrivare. Purtroppo il campionato per i primi due posti è perso, però vogliamo giocarcela al massimo per arrivare più in alto possibile, mantenendo la categoria e se possibile giocarci al meglio i playoff per provare a passare alla categoria superiore. Vedremo. Ringraziamo anche la nostra allenatrice, che stasera non c'era, per tutto il lavoro e lo sforzo che fa, soprattutto perché in dolce attesa. Speriamo di non farla partorire in campo!!"