15/05/2022
In un pomeriggio di metà maggio con i primi (esagerati) caldi, non si risparmiano le due squadre nei quattro canonici set, dando vita ad uno scontro sportivo interessante che termina in parità (l'Under 12 è infatti l'unica categoria in cui può accadere).
La sorridente, ma temutissima quando si arrabbia, coach Sara Ranzato, coadiuvata nel confessionale della panchina dalla dirigente Ilaria Zanetti e dall'infiltrato aiutante Martino Pastó, in sala VAR (diretta video) dalla coppia (anche di fatto) Moro-Zanovello, schiera tutte le quattordici presenti (wow!).
La sfida si preannuncia equilibrata fin dai primi scambi (7-7). Il Bluvolley prende due punti di margine che restano tali fino a un contrasto a rete vinto con attenzione dalla squadra ospite (13-13). Il Bluvolley stacca il biglietto giusto in battuta e con buone difese, viaggiando spedito (19-13).
Il Valsugana non si arrende, ma la fuga per la vittoria locale sembra arrivare in stazione (24-18). Invece "taaac", il Valsugana prende l'aereo e decolla con due qualità encomiabili: non sbagliare nulla e non fare caso al fatto che non si deve sbagliare nulla. Capolavoro servito: in città arriva prima il Valsugana ai vantaggi (26-28).
Per fortuna degli ammalati alle coronarie, gli altri tre set sono più netti, anche se purtroppo ne vince uno in più il Bluvolley che quindi alla fine pareggia i conti.
Bluvolley più convinto nel secondo set (10-05), il Valsugana subisce in "seconda linea", anche se i più attenti obietterebbero che in U12 in verità si gioca per gran parte del tempo nei primi tre-quattro metri, anche per motivi di forza (12-06).
Buonissima la fase centrale ospite, a una lunghezza dal pari grazie a un paio di tuffi e tanta determinazione, fondamentale tanto quanto la tecnica (15-14). Purtroppo il Valsugana si spegne e il doppio filotto questa volta è del Bluvolley (25-17).
Il terzo set non parte benissimo in risultato (7-3) e gioco espresso (poca ricerca dei tre passaggi). La svolta è il virtuosismo tecnico (o preziosismo?) di coach Sara che con nonchalance e una punta (o pizzico?) di sadismo calcia uno straccio in campo per asciugarlo (ovviamente con i piedi) e poi lo ricalcia con ottima mira affianco alla panchina. È un segnale per tutta la squadra che resta ammirata (o ammaliata?): "se ce la fa lei a pseudo-calcio, noi possiamo tutto!" (o forse paura di fare la fine dello straccio...).
Scherzi (o no?) a parte, il Valsugana va a diesel in questo parziale e con la crescita del gioco trae profitto, anche aiutata un pelo dalla Dea Bendata in alcuni recuperi che il nastro o la linea trasformano in meta (16-15). Finale top, con solo tre punti, contro dieci, lasciati alle padrone di casa (19-25).
L'ultimo set è molto altalenante. Riecheggia la voce di allenatori ed atlete perché è battaglia convinta. All'inizio il Valsugana trova la profondità e mette in cassaforte punti (5-9). Poi è il Bluvolley a pescare con precisione più volte la zona più scoperta ospite (12-10).
Girandola di cambi su entrambi i fronti. Equilibrio (15-15), spezzato dai centimetri in avanti del Bluvolley e dalla buona abilità sia in battuta, sia ricostruzione (22-15). Per il pari finale è ormai solo questione di tempo (25-17).