22/01/2023
Pallavolo Valsugana e Supervolley Piombino Bianco si spartiscono la posta: un pareggio 2-2 frutto di una gara che come andamento ha avuto due volti. Prima metà di marca blu ospite, con il Supervolley guidato dal duo Favaro-Vanzetto che ha vinto bene il primo set e ha fatto suo il secondo parziale nel finale. Seconda parte di partita con il Valsugana di coach Elena Sofia Vendramin più brillante, capace di portare a casa con tranquillità il terzo set e controllare il quarto dopo aver accumulato qualche punto di vantaggio nella fase più centrale. Unico piccolo neo: lo sviluppo del match e la costanza di formazione avevrsaria (sette atlete a referto) non ha permesso l'utilizzo dell'intero gruppo numeroso, comunque c'è da tenere conto sia che l'Under 12 ha giocato anche nel giorno precedente, sia che ci sarà ampio tempo per farlo.
L'allenatrice opta per Linda Pagnussato, Alice Pettenuzzo, Laura Maran, Alice Passarella, Maira Vacilotto, Alice Carpenedo. Ospiti con Foscaro M., Zanchin, Formetin, Mazzocca, Rainato, Mariotto.
Approccia meglio il Supervolley (3-8), più costante nelle rotazioni e più sciolto nel gioco (09-20). Entra Christabel Nwadike. Nel finale il Valsugana si riprende, inizia a trovare i varchi giusti in attacco e appare più rilassato. Il Supervolley comunque gestisce e chiude il set a favore (11-25).
Nel secondo set entra Foscaro R. nel Supervolley Bianco, mentre nel Valsugana viene confermata Christabel. Prime schermaglie molto combattute e in cui si vede spesso qualche azione giocata: le due squadre sono abituate ai tre passaggi e complessivamente sbagliano poco per la categoria. Una rotazione d'oro fa scappare le ospiti (08-15), il Valsugana però è bravo a quasi riacciuffarle (14-15). Nella parte finale una maggior difesa ospite e qualche sbavature locale permette al Supervolley di distanziarsi, anche se le padrone di casa rimangono sempre alle costole in attesa di eventuali black-out ospiti (20-25).
Il terzo e quarto set hanno come protagoniste le stesse ragazze del primo su entrambi i fronti. E' un parziale molto improntato sulla battuta, in cui il Valsugana ha la grande abilità di crescere, giocare molto più convinto e soprattutto rilassato, tatticamente sfruttando la profondità del campo al servizio e in attacco. Le squadre vanno avanti a suon di break, rincorrendosi e di fatto annullandosi fino a metà parziale (15-15). Da questo momento è un assolo Valsugana, con un parziale 10-01 impressionante (25-16).
Il quarto set è a lungo il più combattuto: il Valsugana ha ormai capito come adattarsi al meglio a questa gara, sviluppando il gioco di conseguenza, mentre il Supervolley a sua volta trova le giuste contromosse grazie alle disposizioni dei due allenatori. Rimane inalterata la capacità della battuta di condizionare fortemente le sorti del momento. In avvio subito due break importanti, uno per parte (prima 0-5, poi 6-5). Si viaggia a braccetto (10-10), quando il Supervolley prima esaurisce in modo insolitamente precoce i due time-out e poi inserisce Forscaro R. per l'infortunata Foscaro M. (nulla di grave, poi rientrata negli scambi finali). Fase centrale simile all'inizio, con un break sensibile per parte che fondamentalmente però lascia tutto inalterato (16-15). Da sottolineare, oltre al grande tifo proveniente dagli spalti, anche lo sforzo fisico e mentale della dirigente Ilaria Zanetti nell'incitare ed aiutare come possibile le ragazze dalla panchina: forse a casa arriverà più stanca delle atlete! Più precise in seconda linea e concrete sia dalla prima linea, sia in attacco, le ragazze di casa negli ultimi punti, in cui ogni singola difesa o battuta può fare la differenza. Gli ultimi scambi mantengono lo stesso copione, con grande grinta e la giusta dose di freddezza da parte delle #Valsugirlz in un paio di azioni più combattute che di fatto fanno la differenza (25-21).
Coach Elena Sofia: "Gara combattuta contro un avversario tosto. Le mie ragazze non hanno mai mollato, sono sempre state in partita, anche reduci dalla gara di ieri, dimostrando di avere tenacia. Abbiamo fatto un po' di errori di agitazione nella prima parte di partita, poi una volta sciolte l'abbiamo trasformata in grinta."