24/02/2017
Ultima gara casalinga del girone D del Torneo Primavera (ultimo turno in casa della Pallavolo Arco): ospite alla Don Minzoni il fanalino Piove, squadra che non ha opposto particolare resistenza alle nostre ragazze, in cui c'è stato ampio turnover nel corso dei vari set.
Il primo parziale è l'unico equilibrato della partita, almeno fino alla sua metà: il Piove cerca di mettere in campo quel che può provando a dare il massimo, ma quello che incide di più inizialmente è soprattutto una partenza a diesel del Valsugana, condita da tanti errori sia in attacco che in battuta, con conseguente difficoltà ad imporre il gioco. Quando le ragazze di casa si sbloccano, non c'è più storia: dopo una serie di battute fruttuose, il Valsugana trova sicurezza e coraggio, cominciando a giocare davvero e macinando le avversarie nel finale di set (25-18).
Nel secondo parziale gli scambi sono corti, la gara ha poche fiammate e si gioca per lo più in battuta e ricezione, in cui la prima spesso prevale sulla seconda. Il set non entra negli annali per essere bello o emozionante, gli errori sono un po' troppi e il risultato finale non appare mai in discussione. Sicuramente il Valsugana è più propenso a fare i tre passaggi precisi, permettendo qualche bella schiacciata; viceversa cade forse qualche palla di troppo in difesa e in alcune ricezioni, complice anche il continuo cambio di ragazze per dare spazio un po' a tutte, fattore che sicuramente complica l'equilibrio e le competenze su qualche pallone. Coach Tomas chiede responsabilità a metà set, con il Valsugana già in discreta fuga, tutto sommato da quel momento viene accontentato e tutte le ragazze fano la loro parte per portare a casa il set in modo netto (25-15).
Il terzo set è platonico, nel senso che idealmente si sarebbe dovuto vedere gioco, concretamente è stato un allenamento in battuta delle padroni di casa, alle quali va comunque dato il merito di aver commesso pochi errori dai nove metri e nei pochi scambi, anzi qualche servizio è stato prevegevole e avrebbe messo in difficoltà probabilmente anche avversarie più rodate (25-6).
La partita in sè non ha offerto un bel gioco, ma d'altronde è difficile mantenere il giusto ritmo contro squadre che faticano a giocare, lo fanno in modo imprevedibile e contro cui viene forse naturale rilassarsi quando è visibile la differenza di valori fin dal riscaldamento. La cosa principale da sottolineare quindi, più che la partita in sè, è una visione ottimistica della situazione: si può sicuramente guardare con fiducia al futuro di questo gruppo, sia come risultati nella vicina seconda fase del Torneo Primavera, sia come crescita complessiva all'interno di un percorso tecnico e formativo improntato non solo al presente, ma anche al futuro.