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049.8807841
e chiedendo di Andrea Schiavon o Lorenzo Sandi.

#HOPEFORTERESA

Ciao a tutti voi
Vogliamo condividere con voi, Famiglia Valsugana,

“Una speranza per Teresa #HOPEFORTERESA”,

sorella di un atleta Valsugana che ha bisogno dell'aiuto di tutti Noi per raccogliere la cifra necessaria a sostenere le spese mediche che permettano a Teresa di continuare a combattere.

“Uniti, piccoli doni possono portare ad un immenso risultato!”

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Il presidente A. Bastianello
Il presidente M. Zorzi

La famiglia chiede di non essere contattata direttamente.

MIOZZO PALL.VALSUGANA vs INTEGRUS GIORGIONE

19/01/2019

Giro di boa in Serie D, con la Don Minzoni che vede ospite il Giorgione. Le ospiti partono con Costacurta, Gazzola, Tonin, Caon, Crocetta, Cimei e liberi Breda e Volpato. Padrone di casa con Aurora Veronese ai box, come la lungodegente Chiara Boato: Elisa Vanzato ed Eva Ruzzon formano la coppia di schiacciatrici, Cecilia Turetta e Silvia Romito trovano posto al centro, diagonale composta da Elena Borgo al palleggio ed Anna Romito martello, Lisa Pierangelo libero.

La gara promette bene ed è equilibrata nelle fasi iniziali, il Miozzo gira bene in battuta ed a muro trovando il primo break significativo della partita (16-11). Il turno al servizio di Silvia è una miniera di punti, grazie a un paio di ace e alle difese di Lisa che permettono ad Elena di variare il gioco e imbeccare Cecilia ed Eva che sfondano. Elisa V. ed Anna, approdate in prima linea, trovano le giuste direzioni di attacco, con il Giorgione che fatica a trovare contromisure a muro e in difesa, soffrendo andhe in ricezione, seppure trovando comunque qualche buona giocata, soprattutto dai lati (22-16).
Spazio ad Elisa Bertolin in palleggio, entrata in un momento complicato per la ricezione di casa sul servizio di Caon: il Giorgione ha più verve dopo un paio di sostituzioni e si fa sotto, soprattutto si prepara tecnicamente e tatticamente per i set successivi, ritrovando morale, ma cedendo il parziale su un proprio errore nel momento decisivo (25-22).

Torna il sestetto di inizio gare in entrambe le square, tuttavia il volto del match cambia completamente dal secondo set: al Giorgione riesce tutto, ma ha vita troppo semplice sulle prime due rotazioni con Gazzola (0-4) e Tonin (1-8) al servizio. Dentro Elisa Bertolin (cambio successivamente chiuso), ordinata, le ospiti tornano a soffrire in ricezione e sono fermate a muro dal Valsugana che si riprende (10-13). Fuoco di paglia, con il parziale che diventa un monologo del Giorgione, abile in difesa, ma agevolato da un attacco spuntato delle locali (15-25).

Anche la battuta inizia a difettare nel Miozzo con l'avvento del terzo set. Meno performante il muro, con le bande avversarie che non sono fisiche, ma tengono vivi molti palloni e sfruttano la notevole elevazione e manualità per pungere più volte.
Il Valsugana, in cui entra Camilla Caponi, riesce comunque a dare il meglio di sè in alcune azioni lunghe, rimanendo sempre in scia fino a metà parziale (12-14), salvo poi subire troppo in seconda linea sia sulla battuta che sull'attacco avversari (16-25). 

Con la conferma di Camilla riparte la gara: il Miozzo sembra reagire, ma si perde quando Tonin si presenta sui nove metri (06-11) e, dopo un timido tentativo di rimonta, Costacurta replica (11-20). Il Miozzo molla, poco confortato dalle proprie percentuali di attacco e ricezione, ma anche calato negli altri fondamentali che tanto avevano aiutato nelle fasi di gioco migliori. (15-25).

Ancora una volta la partita ha dimostrato che quando tutte le ragazze Valsugana girano possono competere con qualsiasi avversaria (anche in lotta per i play-off), appena qualcuna cala si può cercare di giocarsela a fatica e nonostante una panchina corta, tuttavia quando mancano gli stimoli o troppe interpreti scendono sotto la sufficienza si perpetuano certi errori e una certa mancanza di personalità. 

Al termine del girone di ritorno occorre equilibrio nelle valutazioni, cercando oggettività. Il Miozzo cade troppo spesso nell'incostanza e vittima dei tanti errori che difficilmente sono perdonati in un campionato di categoria regionale. Questo si riflette nel rendimento dei vari fondamentali, al netto di punti di forza e punti deboli, e più complessivamente sull'andamento discontinuo in gara e per certi versi incomprensibili confrontando alcune partite top con altre mal giocate o prive di stimoli.
Il bicchiere mezzo pieno sono le varie cose positive viste o intraviste nei match interpretati al meglio. La squadra non ha ancora compiuto il salto di qualità definitivo, ma è innegabile che abbia sviluppato passi in avanti anche sensibili rispetto alle prime uscite. Senza dimenticarsi l'età media contro avversarie spesso più navigate o selezionate, le quali magari in carriera hanno già assaporato palcoscenici più alti e sanno dare il giusto apporto di leadership ed esperienza, soprattutto nei momenti chiave o di difficoltà, aspetti che il Valsugana sta sperimentando per la prima volta in Serie D e per cui va dato tempo. Non è da tutti poter competere contro le migliori del girone, tanto più al primo anno, ancor di più in un gruppo coeso dove ci si può anche confrontare e trovare amicizia: importante tenerne conto e considerare che questa squadra è unaq delle poche che ha ancora margini di crescita sia in stagione, sia in futuro. Importante sicuramente sarà non socraggiarsi, lavorare con dedizione e allo stesso tempo serenità, trovare per tutte i giusti stimoli perchè questo Miozzo ha bisogno veramente dell'apporto di tutte, motivate di testa e infuocate in campo... come si è già visto che è ampiamente possibile! Infine, la classifica forse non sorride, ma di certo non è drammatica con un intero girone di ritorno ancora da disputare, a patto di giocare tutte le gare, non solo qualcuna, al massimo.
 

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