24/01/2020
La Prima giornata di ritorno offre una gara contro il Colombo non tra le migliori, allo stesso tempo consegna un Valsugana capace di soffrire portando comunque a casa tre punti di testa e carattere nonostante la giornata poco brillante, con il risultato di tornare anche capolista al termine di una giornata che a conti fatti si rivela positiva.
La descrizione del primo set si esaurisce quasi solo leggendo le formazioni, visto il dominio delle ragazze di casa. Il Valsugana inizia con Sofia Vergati in palleggio, Giulia Ciatto opposto, Federica Cameran ed Alessandra Zampieri al centro, Giulia Castiello ed Aurora Veronese in banda, libero Elisa Bertolin.Il Colombo scende in campo con Maritan (Ceola per uno scorcio di parziale), Ferigo (Gallo), Bianconi, Bosa, Meneghetti (Piovan), Dorigo e la coppia di liberi Pasquato-Schiavon.
Non c'è storia, la ficcante battuta di Sofia miete vittime e gira al meglio la fase break (9-0). Ogni rotazione successiva porta sempre tre punti consecutivi fino alla ventina, con Elisa ed Aurora superlative in seconda linea, mentre nel Colombo è degno di rilevanza solo un poker con Bosa al servizio (21-07). Gestire il finale di set diventa semplice (25-11).
Piovan convince coach Cereser che la conferma. Il secondo parziale vede la brutta copia del Valsugana, molto impreciso ed in forte difficoltà in tutti i fondmanetali (3-8). Un passaggio a vuoto che non si placa nonostante i vari cambi che vedono l'ingresso di Asia Destro (al rientro nel gruppo), Chiara Boato (prova a dare una scossa che inizialmente sembra funzionare), Cristiana Brogi (il grillo visto gli incitamenti rivoltole con molteplici "cri"), Monica Perin (duttile), Giorgia Pegoraro (invalicabile).
Molti muri subiti con qualche pretesa di chiudere troppo il colpo talvolta, comunque più in generale black-out mentale che porta a troppi errori in battuta ed attacco, uniti a molte difese e valutazioni sbagliate. In mix letale contro un Colombo mai domo (17-25).
Dopo un set per parte ottenuto in modo netto, i successivi due si apprestano ad essere più equilibrati, seppure fatti da diversi piccoli strappi che favoriscono ora l'una, ora l'altra contendente. Il parziale si avvia con la stessa inerzia del precedente (0-5). Dove non arriva la prestazione, il Valsugana sopperisce con intelligenza ed esperienza, pareggiando i conti (6-6).
Nel Colombo è molto precisa la palleggiatrice Maritan, sono miniere di punti a muro ed in attacco Dorigo e Bosa. Il Valsugana resta aggrappato nei tentativi di fuga ospiti, per poi piazzare il colpo decisivo con Federica Cameran in battuta: tra prodigiosi ace e realizzazioni in primo tempo della collega Alessandra viene piazzato il maxi-break di nove punti decisivo (19-12). Tante sostituzioni nel Colombo: entrano Ferigo, Borgato, Gallo, Ceola. Le locali volano (23-16), con tanta Giulia Castiello (22 punti a fine gara) nel finale e lungo l'arco della partita. Il Valsugana in realtà rischia qualcosa proprio con il traguardo a vista, a causa di una ricezione ancora balbettante e di Dorigo straripante a muro. Entra il jolly Cristiana (opposto questa volta), a sbrogliare la situazione ci pensa Federica con una bordata monumentale (25-22).
Tanta difficoltà a chiudere il terzo set da parte del Valsugana, ma altrettanta abilità nel farlo e nel recuperare non solo nel punteggio, ma soprattutto psicologicamente. Il quarto set ha un canovaccio simile, con il Colombo forte in battuta, molto difensivo in generale e in particolare Schiavon, mentre l'altro libero Pasquato dà solidità ricettiva. Preziosa Sofia che corre tanto e piazza due ace consecutivi, sua anche la mirabolante difesa acrobatica che nel terzo set aveva interrotto la rimonta avversaria (sugli sviluppi schiacciata out rivale, poi set in mano locale). Entra a dar man forte Cristiana, poliziotta che nessuno riesce ad arrestare. Non è da meno Giulia Ciatto che viene spesso chiamata in causa e nel quarto set mette a segno punti importanti.
La sensazione è che il Valsugana abbia in pugno il match, tuttavia solo negli ultimi scambi si avvantaggia in modo un po' più concreto, con un gran riflesso di Federica convertito in punto sulla schiacciata a rete avveraria (21-18). Gap esiguo che non concede sicurezza, ma tiene alta la concentrazione ed è sempre tenuto grazie ad un cambio-palla divenuto più fluido (24-21). E' il capitano Giulia Ciatto a risolvere le difficoltà nelle combattute lunghe azioni a cui le squadra danno vita, la stessa Giulia Ciatto mette a terra il diagonale che vale tre punti d'oro in classifica (25-22).