28/05/2022
Si chiude tra le mura amiche della Don Minzoni il campionato di Serie D 2021/22. Non una partita qualunque: in palio la salvezza del Valsugana, già sicura del nono posto (grazie al numero di vittorie), ma non al riparo dall'essere la peggior nona dei vari gironi (destinata comunque alla retrocessione).
Per la gara decisiva, coach Basso e vice Stivanello si affidano a Sara Ranzato in palleggio, Arianna Guerra opposto, Valentina Sassano e Gaia Aghito in banda, Elena Beda e Federica Cameran al centro, libero Elisa Bertolin.
L'Altair di coach Biasibetti, vice Lanaro, si presenta con Cestonaro, Frasson, Maran, Azzola, Dal Toso, Bigotti, libero Zaffonato.
Le vicentine hanno un buon contrattacco e si fanno sentire a muro (3-6), il Valsugana comunque reagisce subito e fa valere un attacco laterale potente (6-6). Turco per Dal Toso. L'Altair ha sempre uno o due punti di vantaggio, ma fatica a scrollarsi le padrone di casa, ancora poco sciolte, ma di certo pronte a combattere.
Sono muro e battuta le due armi che premiano le ospiti a metà set (10-15, aumentato fino a 12-19). Dentro Sara Savioli in banda, mantenendo attacco a tre con gli ingressi di Giulia Luise opposto e Chiara Boato al palleggio. Il Valsugana ha due capacità: sa soffrire senza mollare e sa sfruttare piccoli momenti per accendere la miccia. Turno di Savioli e muro del duo Cameran-Luise molto indigesto alle avversarie: set riaperto (17-19). L'Altair tuttavia non rimane a guardare e ci crede (17-21).
Bertolin in difesa seda la mareggiata, Beda mette le mani, Boato e Ranzato, con la chiusura del cambio in diagonale, in regia tengono saldo il timone smistando con lucidità (21-23). La mole di lavoro viene capitalizzata nel finale, con l'attacco potente prima ed il servizio poi di Sassano. Quest'ultimo in particolare si rivela molto ostico per le ospiti: un ace riapre le speranze, Guerra e Savioli gonfiano le vele, un errore avversario certifica il completamento dell'opera (26-24).
Confermate Savioli e Dal Toso. Maran bussa due volte consecutive dai nove metri (3-6). Difficoltà in ricezione e quindi nel cambio-palla per le locali (5-9), ma tanti errori in attacco delle avversarie rimettono tutto in gioco (10-10).
Sostanziale equilibrio, ma set non troppo bello da vedere. Il parziale sfugge di mano al Valsugana con un mini-break nel finale (18-22). Infatti questo permette alle vicentine di presentarsi alla conclusione con due palle set, sufficienti per fare proprio il set (23-25).
Crescono intensità e ritmo nel terzo set, piacevole non solo a livello emotivo, ma anche tecnico e per diverse lunghe azioni, costellate da difese mirabolanti. Coach Basso attinge molto alla panchina: Aghito di riprende il posto (8-7), diagonale Boato-Carroccia (13-15, chiusa 19-20), Luise in versione banda (15-18).
Il punto a punto ha la prima interruzione grazie al muro ospite (13-16). Sul massimo vantaggio vicentino (15-19), arriva la reazione locale che trova linfa nei cambi e la chiave di volta alzando il rendimento a muro e in difesa (18-19).
Per il pari si deve attendere qualche scambio, la partita vive un momento di grandissimo agonismo con azioni prolungate: picchia Beda in primo tempo, Luise impatta con un ace (21-21). Si rischia (22-23), Guerra con coraggio pizzica in mani-out. Ace imprendibile di Beda. Il Valsugana concretizza subito con il muro impenetrabile di Cameran-Aghito (25-23).
Se fino a questo momento i colpi di scena non sono mancati, il quarto set è ancora più incredibile in svolgimento ed epilogo. Il Valsugana gioca con le diagonali Ranzato-Guerra, Luise-Aghito, Cameran-Beda ed alterna durante il parziale Bertolin a Pecchi come liberi.
Avvio esplosivo (9-0). La salvezza sembra veramente a portata di mano, invece succede l'irreparabile ed il black-out questa volta è nel Valsugana, il quale tiene bene in difesa, ma va in crisi in attacco e ricezione (12-15). Nel frattempo dentro Sassano, Boato e Carroccia. Cameran a muro pone fine all'emorragia (13-15).
L'Altair fa la sua partita senza regalare nulla. Il Valsugana si riprende e strada facendo reinserisce le titolari di set. Quando ci si affaccia sulla ventina, le ospiti piegano la seconda linea avversaria su un paio di palle vaganti e con la forza dei laterali. L'attacco di Azzola va a segno dopo un'infinita azione (da applausi liberi e in generale le difese), mentre il Valsugana mira fuori nel punto successivo e si crea il break (18-22).
Sul turno di Aghito le padrone di casa trovano la forza di acciuffare la paritá, grazie a un fantastico poker che vede il culmine con l'ace della speranza (23-23). A due punti dalla salvezza e a due punti dalla retrocessione. A differenza del terzo set, non si riesce a scongiurare l'amaro calice: infatti due scambi prolungati sono infine preda entrambi delle diagonali laterali ospiti (23-25).
Tie-break ininfluente ai fini della classifica. Con il Valsugana un po' demoralizzato, prevale forse la voglia dell'Altair di non terminare ultimo e bissare il successo di Vicenza, al termine di ben due ore e mezza di battaglia, ricche di sorpassi e controsorpassi, quattro set con il minimo scarto, ma purtroppo un verdetto comune (08-15).
In classifica, l'Altair sfugge all'ultimo posto grazie a due punti e vittoria conquistati. Platonico perché retrocede comunque come penultima (11 pt, 4 vittorie), insieme all'Arcobaleno ultima (11 pt, 3 vittorie). Non si salva neppure il Valsugana (13 pt, 5 vittorie), al quale sarebbero stati necessari tre punti (per questo si è scritto tie-break ininfluente per entrambe): è la peggior nona. Il regolamento prevede infatti la discesa delle ultime tre di ogni raggruppamento (due nel girone Valsugana a causa di un ritiro ad inizio stagione) e proprio della peggior nona in base alla classifica avulsa.